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Il Museo Nazionale dell'Alta Val d'Agri si sviluppa su due livelli espositivi che
distinguono la fase preromana, riferita al territorio dell'Alta Val d'Agri, e quella romana,
incentrata su
Grumentum.
Prima della colonia romana, infatti, va segnalato l'abitato di Civita di Paterno,
per l'Età del Bronzo, e una serie di insediamenti per l'Età del Ferro.
Alcuni più grandi come Aliano, altri meno come Guardia Perticara.
Dunque, dopo un primo spazio introduttivo, si svilluppa la sezione
preromana caratterizzata dalla fase preistorica e da quella che inquadra il
periodo storico che va dall'Arcaicismo all'Ellenismo, con relativa testimonianza
di abitato, necropoli, luoghi di culto e di produzione.
Al livello inferiore la sezione romana viene annunciata dall'eccezionale reperto
marmoreo costituito dalla testa di Livia, moglie dell'imperatore Augusto.
La realtà della citta antica è illustrata attraverso i monumenti pubblici e privati, i culti
che si svolgevano nei Templi, la vita quotidiana e le attività produttive e coomerciali,
la necropoli e le epigrafe commemorative.
Tutto ciò trova riscontro e testimonianza nella selezione di reperti esposti e nelle
ricostruzioni grafiche e plastiche che consentono di seguire la vita della città nelle
varie fasi dello sviluppo, fino alla decadenza e definitivo abbandono.
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