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La nascita di Grumentum viene fatta coincidere da alcuni storici con quella
di Venosa (291 a.C.) e di Paestum (273 a.C.)
anche se accurate indagini archeologiche la collocherebbero tra il IV° e il III° secolo a.C.
D'altro canto, il ritrovamento del
"
Cavaliere di Grumentum
" e di altri reperti la farebbero risalire
addirittura al VI° secolo a.C.
In quest'ultimo caso, dunque, la nascita di Grumentum risulterebbe antecedente all'insediamento romano.
Situata al centro dell'Alta Valle dell'Agri alla confluenza di due fiumi,
l'Agri e lo Sciaura, essa divenne ben presto, grazie alla sua posizione strategica,
la colonia militare romana più importante della Lucania meridionale.
Il sito infatti si prestava tanto per fronteggiare i lucani ostili quanto l'espansione greca.
A testimonianza di tale prerogativa va ricordato che il territorio di
Grumento fu teatro,
durante la seconda guerra punica, di due importantissime battaglie.
Nel 215 a.C. il cartaginese Annone (fratello di Annibale),
si scontrò con Tiberio Sempronio Longo mentre, nel 207 a.C.,
lo stesso Annibale si battè in uno scontro cruento con il console Claudio Nerone:
in entrambe le battaglie i Romani ebbero la meglio.
Schieratasi contro Roma in occasione della guerra sociale (90 a.C.),
Grumentum venne quasi distrutta avviando un periodo di
decadenza che sarebbe durato fino ai primi anni dell'Impero di Augusto (42 a.C.).
Ricostruita ed abbellita, riprese allora il ruolo di città dominante divenendo prefettura e
sede Vescovile nel 370 d.C..
Ma dopo la caduta dell'impero romano (476 d.C.) la città perse andò progressivamente
perdendo importanza,assistendo peraltro ad un progressivo e continuo spopolamento.
La fase della definitiva decadenza cominciò tuttavia nell' 879 d.C. con il primo attacco dei Saraceni.
A questo ne sarebbero seguiti altri nell'896 e nel 1031 d.C., allorquando ciò che
restava dell'antica città fu completamente distrutto.
Tuttavia già dopo l'assalto dell' 896 gli abitanti di Grumentum, consapevoli delle difficoltà a
difendersi in un luogo così scoperto, cominciarono a trasferirsi presso luoghi più difendibili.
Generalmente si stabilirono sulle colline più vicine all'originario centro abitato, creando così
molti dei paesi che oggi costituiscono i centri caratteristici della Valle dell'Agri.
Sul rilievo più vicino alla città di Grumentum venne fondata
Saponar(i)a (954 d.C.), dando
iniziò così alla storia dell'attuale Grumento Nova.
L'origine del nome, Saponaria divenuto poi Saponara,
è alquanto controversa dal momento
che si va da ipotesi volte a sostenere un richiamo alla
dea Sapona (?!) o a Serapide ad
altre tendenti a collegarsi ai termini latini 'sapo-saponis' (argilla simile al sapone)
e 'sabuum' (sabbia) più direttamente connessi alla natura fisica del territorio.
Il primo feudatario di Saponara fu Guglielmo di Montescaglioso della famiglia degli
Altavilla (1097), che avrebbe perso il possedimento in conseguenza della sua
partecipazione alla ribellione contro il re Ruggiero II di Sicilia, determinando
altresì la creazione di Saponara
a feudo 'in capite de domino rege'.
Da rilevazioni fiscali dell'epoca (l'unità di misura era il 'focolare'= nucleo familiare)
si evince che Saponara, per numero di abitanti, era il settimo centro della
Lucania e di gran lunga il più importante della zona nel 1277.
Primato che, nonostante vicende funeste quali la
peste (1656-57), la carestia (1672) e
il terremoto del 1673, fu mantenuto
fino al 1857, quando un nuovo sisma rase al suolo la città dimezzandone
la popolazione (da 4000 a 2000 abitanti).
La famiglia Fasanella e, per brevi periodi, quelle d'Avella e del Balzo
precedettero l'avvento dei San Severino a signori di Saponara con
Ugo I° nel 1362.
Questa famiglia, a parte più o meno lunghe parentesi
di 'domino rege', avrebbe retto le sorti di Saponara fino all'emanazione della
'Legge eversiva del Feudalesimo', del 2 Agosto 1806, e dei Decreti
Reali del 1808-10 che smantellarono il sistema di privilegi dei feudatari meridionali.
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