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Grumento Nova
si trova in provincia di Potenza, nel cuore della
Valle dell'Agri, area sud occidentale della regione Basilicata.
Il centro abitato è posto su una collina di metri 771 s.l.m. che domina
la confluenza dei fiumi Agri e Sciaura.
Il legame con i due fiumi è confermato dallo stemma municipale rappresentante una torre alata:
dalle cui ali discenderebbero i due corsi d'acqua simboli di prosperità e sviluppo.
Il centro attuale è sorto non lontano dai resti di una importante città dell'antica Lucania,
Grumentum.
Nei suoi pressi, infatti, si svolsero due importanti battaglie tra
gli eserciti cartaginese e romano.
Fu Municipio, colonia e, dal 370, sede Vescovile.
Dalla fine dell'800 fu più volte attaccata dai Saraceni per la distrussero definitivamente nel 1031.
Risorta sulla collina con il nome di Saponar(i)a fu per lungo tempo feudo dei Sanseverino.
Nel 1932 cambiò nome per assumere l'odierno Grumento Nova.
Oggi Grumento Nova conta poco meno di 2000 abitanti.
Molti sono tuttavia i Grumentini in giro per l'Italia e per il mondo.
I flussi di popolazione in uscita sono costanti e consistenti.
La causa di questo fenomeno va ricercata in esigenze di tipo lavorativo e socio - culturali:
alla necessità di trovare occupazione si sono accomapagnate considerazioni relative
alla qualità della vita che un piccolo centro agricolo come Grumento poteva
offrire in rapporto a quella di una città.
Rilevante, inoltre, è il deflusso di popolazione giovane in conseguenza dell'elevata
percentuale di universitari.
Caratteristica interessante di Grumento, infatti, è l'alto tasso di scolarizzazione.
Gli ultimi anni, tuttavia, denotano un'inversione di tendenza.
Molti grumentini non si accontentano più di trovare una collocazione lavorativa fuori
dalla loro terra ma impegnarsi piuttosto per la definitiva valorizzazione di essa.
Questo tentativo oltre che in termini puramente sentimentali va inteso anche e
soprattutto come scelta di vita.
Grazie allo sviluppo delle comunicazioni ed al moltiplicarsi delle esperienze extra - locali, vivere a
Grumento oggi è una rinuncia consapevole
(alle luci ed ai ritmi) della realtà urbana in nome di una
qualità della vita ancora fortemente condizionata dai cicli della natura.
Questo è peraltro il modo per apprezzare a fondo la "qualità" della vita a Grumento.
In inverno, il freddo secco è addolcito da terse ed intense giorante di sole da trascorrere, appena
possibile, sulle cime innevate dei Monti
Voltutrino,
Sirino o di
Viggiano,
ove è possibile sciare o
fare lunghe e suggestive passegiate (lungo percorsi naturali).
Le serate invernali, invece, sono particolarmente adatte ad essere trascorse davanti al
caminetto tra bruschette, salsicce e patate
sotto cenere inevitabilmente accompagnate da un bicchiere di vino.
In questo contesto il momento cruciale della stagione invernale è rappresentato dall'uccisione del
maiale con la conseguente preparazione dellesalsicce e delle soppressate.
Il passaggio alla stagione primaverile modifica progressivamente il ritmo della giornata
proiettandola sempre più all'aria aperta.
Per i Grumentini questo effetto è sancito dal "martedì del monte" (quando la Madonna di
Monserrato viene portata in processione all'omonimo monte) e dalla festa della
Madonna di Grumentino.
Due occasioni queste che abbinano l'aspetto religioso a quello laico con l'apertura della
stagione delle scampagnate caratterizzate dalla presenza in tavola delle tipiche "cazzole",
delle "pitte" e dei "taralli".
Ogni momento libero è buono per riprendere i contatti con la natura che torna a rifiorire.
E' questo il periodo per andare in cerca di asparagi e per riaprire la stagione della pesca:
in pieno relax al lago o con un pò più di dinamismo al fiume.
Arriva dunque l'estate con i suoi colori ad illuminare l'animo a chi sà soffermarsi sui biondi
campi di grano o sul verde lussureggiante dei prati, come sul rosso
intenso dei tramonti
montani capaci di trasmettere serenità interiore oltre che puro "piacere fisico".
E' il momento per vivere la campagna impegnando i momenti liberi per dedicarsi all'orto
e alla vigna o semplicemente per 'regalarsi' lunghe passeggiate nelle ore più fresche
della giornata.
Ma l'estate è anche l'occasione per riscoprire il piacere di stare insieme all'intero paese.
Il torneo interno di calcio, la corrida, le
sagre dei quartieri,
la festa del vino, infatti, sono
tutte occasioni per vivere insieme momenti di allegria, serenità e spensieratezza.
Il tutto viene concluso dalla tre giorni della "Maronn' Aust'" che vuole simbolizzare un
ringraziamento alla Vergine per la stagione appena conclusa ed auspicarne una
prossima altrettanto positiva.
Con l'arrivo dell'autunno si attenua la proiezione all'esterno ma c'è ancora tempo
per andare, con l'intensificarsi delle piogge, alla ricerca di funghi (porcini soprattutto) in montagna.
La vendemmia poi è ancora un'altra occasione di festa da trascorrere con amici e parenti.
Questa qualità di vita così legata ai tempi della natura ed esplicantesi nelle manifestazioni
sopracitate è la grande specialità della vita a Grumento.
Chi sa approcciarla in questo modo saprà rinnovare le proprie energie nel corso dell'intero
anno per poi trasmetterle a chi venisse a contatto con Grumento per la prima volta.
Infatti, mentre per i grumentini che vivono fuori la nostalgia del paese è dettata proprio
da questi ricordi, per chi a Grumento arriva per la prima volta è utile imparare ad
apprezzare questi aspetti dopodichè, conseguenza inevitabile, sarà l'esigenza di
tornare appena possibile per tuffarsi in una realtà che come poche sa
rappresentare un'oasi rigenerante a fronte dei ritmi delle città.
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