Nei secoli la Chiesa Matrice di S. Antonino Martire di
Grumento Nova ha conservato ben 47 reliquie.
Fra queste, di gran lunga la più importante era la "Terra mixta cum Sanguine Christi", servata per Marian Jacobi et Salomen.
Essa fu donata, il 24 settembre del 1284, alla chiesa di S. Antonino, da Ruggiero II Sanseverino, Conte di Marsico Nuovo e
Saponaria, inviato nel 1278 in Oriente dal re di Napoli Carlo D'Angiò, quale Vicerè di Gerusalemme.
La Reliquia, nei secoli, aiutò la Chiesa di Saponaria a conservare il titolo di Collegiata Insigne.
La tradizione parla del ripetuto fenomeno del "sangue liquefatto e spumante riempire
tutta intera la vacuità del vasetto" e di
numerose grazie dispensate ai fedeli.
Nella notte tra il 24 e il 25 novembre del 1717 la preziosa reliquia venne trafugata da ladri rimasti ignoti.
Venne ritrovata, il 25 settembre del 1730, all' interno di un vasetto con la scritta appena
leggibile "terra cum sanguine Christi mixta", dalla
moglie del Conte Luigi II Sanseverino, Ippoliti Spinelli, nel rovistare tra i gioielli di famiglia.
Nel 1730, con apposita bolla il Vescovo di Marsico Donato Anzani decise la personale traslazione
della reliquia dal Castello Sanseverino alla Ciesa Collegiata,
da effettuarsi Domenica 8 ottobre 1730. All'ora del Vespro, il Vescovo, con un temperino, separò la parte più piccola, che doveva
rimanere al Conte, da quellada trasferire alla Collegiata.
La carta "ne restò totalmente intinta come da fresco sangue fosse stata tocca".
In onore della reliquia il papa Pio VII, il 12 dicembre 1801 emanò un breve decretando ufficio e messa ritu duplice majore, su
richiesta dell'Arciprete Lorenzo del Monaco. La reliquia, conservata sino ai nostri giorni, fu immessa in un cristallo a forma di cuore
che si trova all'interno di una teca, opera di pregevole argenteria della scuola napoletana. .